martedì 1 settembre 2009

E' sempre più in voga il Pirataggio di musica dalla rete:

vuoi per i prezzi proibitivi, vuoi per la comodità di avere tutto ciò che si vuole stando comodamente seduti al proprio tavolino, ormai si entra nei negozi di dischi solo se si vuole fare un regalo prezioso a qualche appassionato di un gruppo o di un cantante in particolare, o per dare un'occhiata , ma non si esce quasi mai con una busta piena.


Il discorso coinvolge anche la musica Indie,

che si chiama così proprio perchè nasce come musica prodotta da etichette indipendenti, non sottostanti a nessuna delle Major (EMI, SONIC..) che stanno fagocitando e monopolizzando progressivamente anche il sottobosco musicale.

La scelta di fare musica indipendente è legata alla volontà di non lasciarsi imporre SCELTE MUSICALI COMMERCIALI,
IMMAGINE,
e anche prezzi.

E voi?
cosa ne pensate di questo fenomeno?

C'è un gruppo facebook,
CHE CONTA 1054 MEMBRI,
dal nome:

"LA PIRATERIA E' UN REATO, MA 20 EURO PER UN CD E' UNA RAPINA!"

qualcuno di voi ha mai condiviso questo link, o condivide comunque questa affermazione?

Mi piacerebbe sentire cosa avete da dire in proposito, è un problema che tocca noi ragazzi da vicino!
Salute! ;)

4 commenti:

  1. allora..io credo che sia tutto un meccanismo di "causa effetto", ovvero se la vendita dei cd diminuisce il costo aumenta, sebbene le comuni logistiche di mercato suggeriscono il contrario(i prezzi dovrebbero scendere non lievitare) Però credo che la musica sia un caso a parte, qua non si parla di un prodotto qualsiasi, la musica ha un plus valore non indifferente QUALITA' QUALITA' e QUALITA' , e questo valore aggiunto non puo o meglio non dovrebbe scendere mai a compromessi commerciali.. I miei gusti musicali si estendono a pochi cantautori/cantanti di vario repertorio musicale, e considerando che non pubblicano venti album all'anno..alla fine dei conti quello che pago e cmq inferiore alla cifra che molto spesso investo in oggetti di breve uso!! Ora non voglio fare la Santa Immacolata, perche conosco bene siti come e mule, però quando si tratta di un mio preferito, mi guardo bene da siti come emule kazaa e via dicendo!!

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  2. Ciao Pina!
    Penso che tu abbia sviscerato un fattore fondamentale:
    effettivamente, in caso comprassimo i dischi di pochi autori preferiti (tranne i casi come il mio , che avrò 20000 gruppi e autori quasi tutti "preferiti" ahahhah!) ,
    comunque non supereremmo la cifra che spendiamo per altri oggetti.
    Ma sicuramente gli altri oggetti non sono disponibili in versione free e imitata, come invece lo sono dischi, e anche film!

    Si stanno diffondendo, in rete e fuori dalla rete, sistemi di "copy left" : il contrario di "copy right".


    Pensi, o pensate, che sarebbe giusto un sistema senza diritti d'autore, in cui gli artisti si ripagherebbero grazie ai biglietti dei concerti o alla vendita del merchandising (magliette, gadget, poster...) invece che grazie a prezzi abbastanza altini per un cd?

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  3. no..non sono d'accordo!!!! Pensi che la Mona Lisa avrebbe ancora il suo fascino se valesse poco piu che un bicchiere d'acqua?? ora il paragone puo sembrare esagerato (ma io sono un esagerata cronica intendiamoci hahahaha),però l'esempio fa calzare a pennello il mio punto di vista!!! Sicuramente la discografia dovrebbe darsela un po una regolata..ma azzerare del tutto i costi no.. chi ne ricaverebbe poi??? di certo non la Musica,la cui qualità verrebbe meno, al contrario del venditore di cappelli e sciarpette varie!!!

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  4. Mi incuriosisce il tuo punto di vista... perchè pensi che la qualità ne verrebbe necessariamente meno?
    Io conosco opere musicali meravigliose di gruppi che si sono autoprodotti , con scarsi mezzi ma con un'arte insuperabile, e che distribuiscono su offerta più che su prezzo fisso!
    o anche romanzi meravigliosi distribuiti col copyleft...
    perchè pensi che la qualità ne verrebbe meno?
    ;)

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