lunedì 14 settembre 2009

P2P &company: ma allora qualcosa si muove!

a). Cos'è Agorà Digitale

E' un'associazione radicale che nasce nel 2009 con lo scopo di portare all'attenzione della scena politica sia italiana che internazionale i temi legati alle libertà digitali.

La struttura dei radicali, chiamata "Galassia radicale", si fonda sul principio che le persone hanno il diritto costituzionale di collaborare insieme per raggiungere obiettivi politici, su tematiche di interesse comune. Fanno parte della "Galassia radicale" diverse associazioni, che non prendono parte ad elezioni elettorali.

Troviamo al centro della Galassia il Partito Radicale Transnazionale, Transpartito e Non violento, che è una organizzazione non governativa, organo consultivo dell'ECOSOC presso le Nazioni Unite.

Perchè Transnazionale? I temi politici di oggi, non possono non tener conto del fatto che viviamo in un mondo connesso sotto diversi punti di vista, da questo deriva il fatto che le scelte politiche devono superare i confini nazionali.

Perchè Transpartito? Riteniamo che il nuovo scontro politico non sia più fra destra e sinistra, bensì fra vecchio e nuovo, senza ideologie precostituite.

Bisogna essere radicali per far parte di Agorà Digitale? Ogni persona ha diritto di avere la sua ispirazione politica, se si condividono gli obiettivi di Agorà Digitale e lo Statuto ci si può iscrivere all'Associazione.

b). I nostri Obiettivi

I nostri obiettivi politici sono legati alle libertà digitali:

1. Apertura del mercato dell'intermediazione dei diritti d'autore e dei diritti connessi: in particolar modo si punta al'eliminazione dell'esclusiva di mercato alla sola SIAE e alla creazione di un certo numero di società di gestione collettiva

2. Regolamentazione del Peer to Peer
(CHE POI è IL SISTEMA DI CONDIVISIONE DI PROGRAMMI COME EMULE, LIMEWIRE ECC, NdR)

: proponiamo che il file sharing possa essere svolto per fini personali e senza scopo di lucro; i titolari del diritto d'autore autorizzano chi può scambiare e condividere archivi tramite reti digitali



3. Pubblicazione degli archivi audiovisivi degli enti pubblici con licenze aperte:

tutti gli enti pubblici che diffondono conoscenze come scopo principale potranno mettere a disposizione i loro archivi con autorizzazioni negoziate con la SIAE e le società di gestione collettiva che garantiscono i diritti degli autori

4. Raccolta ed uso di dati sui navigatori del web: chiediamo di stabilire un periodo massimo di tre mesi di conservazione dei dati oltre il quale ci sia l'obbligo di cancellarli definitivamente pena sanzioni rilevanti.

Le proposte di legge sono reperibili e scaricabili dal nostro sito www.agoradigitale.org

Oltre alle proposte politiche abbiamo quattro gruppi di lavoro, a cui ci si può liberamente iscrivere.

Inoltre sviluppiamo nuove tecnologie: con il progetto "Vote on Air" abbiamo sviluppato un software per il voto on line che è stato utilizzato per la prima volta durante il Primo Congresso a Salerno (i membri hanno potuto votare sia le cariche che le mozioni comodamente da casa); con il progetto "RoseBox" abbiamo sviluppato una "scatoletta" che, collegata al computer, permette l'anonimato durante la navigazione in Internet (per la tutela della privacy)

c) Le nostre Tecniche

Lavorando con budget minimi, la tecnologia diventa una necessità. Per questo motivo utilizziamo ogni strumento a nostra disposizione per abbattere i costi ed aumentare la produttività (wiki, google docs, skype, doodle, chat..).




(etc....)


Fonte: Giampiero, di Agorà Digitale. Su: Elleboro

mercoledì 2 settembre 2009

Copy left - da Wikipedia, l'enciclopedia libera

L'epressione inglese copyleft è un gioco di parole su copyright in cui la seconda parola del composto, "right" è scambiata con "left". Individua un modello di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali



Una licenza basata sui principi del copyleft, tipicamente, garantisce a chiunque possegga una copia di un lavoro le stesse libertà del suo autore, incluse le quattro libertà basilari indicate da Stallman:
la libertà di usare a propria discrezione e di studiare quanto ottenuto
la libertà di copiare e condividere con altri
la libertà di modificare
la libertà di ridistribuire i cambiamenti e i lavori derivati




Queste libertà, in ogni caso, non assicurano che un lavoro derivato sarà distribuito sotto le stesse condizioni illimitate; per far sì che il lavoro sia sotto licenza copyleft occorre che la licenza si assicuri che il possessore della copia derivata la possa distribuire solo con lo stesso tipo di licenza.
Altre condizioni aggiuntive che possono eliminare possibili impedimenti per l'uso libero, la distribuzione e la modifica delle copie sono:
assicurarsi che la licenza copyleft non possa essere revocata;
assicurarsi che il lavoro e le sue versioni derivate siano distribuite in una forma che ne faciliti le modifiche (per esempio nel caso del software questo equivale a richiedere la distribuzione del codice sorgente e che la compilazione di questi possa avvenire senza impedimenti di sorta, quindi chiedendo la distribuzione anche di tutti gli script ed i comandi utilizzati per tale operazione);
assicurarsi che il lavoro modificato sia accompagnato da una descrizione per identificare tutte le modifiche apportate all'opera originaria mediante manuali utente, descrizioni, ecc






che cosa ne pensate?


Sarebbe bella, e giusta, secondo voi, una LIBERALIZZAZIONE della cultura, arte, MUSICA! vista come bene primario come l'acqua?

martedì 1 settembre 2009

E' sempre più in voga il Pirataggio di musica dalla rete:

vuoi per i prezzi proibitivi, vuoi per la comodità di avere tutto ciò che si vuole stando comodamente seduti al proprio tavolino, ormai si entra nei negozi di dischi solo se si vuole fare un regalo prezioso a qualche appassionato di un gruppo o di un cantante in particolare, o per dare un'occhiata , ma non si esce quasi mai con una busta piena.


Il discorso coinvolge anche la musica Indie,

che si chiama così proprio perchè nasce come musica prodotta da etichette indipendenti, non sottostanti a nessuna delle Major (EMI, SONIC..) che stanno fagocitando e monopolizzando progressivamente anche il sottobosco musicale.

La scelta di fare musica indipendente è legata alla volontà di non lasciarsi imporre SCELTE MUSICALI COMMERCIALI,
IMMAGINE,
e anche prezzi.

E voi?
cosa ne pensate di questo fenomeno?

C'è un gruppo facebook,
CHE CONTA 1054 MEMBRI,
dal nome:

"LA PIRATERIA E' UN REATO, MA 20 EURO PER UN CD E' UNA RAPINA!"

qualcuno di voi ha mai condiviso questo link, o condivide comunque questa affermazione?

Mi piacerebbe sentire cosa avete da dire in proposito, è un problema che tocca noi ragazzi da vicino!
Salute! ;)

giovedì 16 luglio 2009

giovedì 25 giugno 2009

Indiesponenti

Mi sembra doveroso accennare al progetto di tre ragazzi delle nostre parti, rapiti così tanto dalla voglia di Idie, che hanno deciso per darsi il nome di "Indiesponenti"...niente di più azzeccato che parlarne su un blog che tratta di indie...!! Li trovate qui: http://www.myspace.com/INDIESPONENTICZ
Questo link saprà dirvi molto più di quanto vogliate cercare nelle mie parole...